Le categorie e le rendite catastali

Gli immobili sono registrati al Catasto e sono divisi in categorie. A seconda della categoria e della destinazione d’uso, hanno diverse rendite catastali. Le rendite catastali sono un dato utile per calcolare le tasse che si devono pagare su quegli immobili. Per conoscere quali sono le rendite catastali degli immobili, si può richiedere su di essi una visura catastale.

 

La divisione in categorie

La divisione degli immobili in categorie è definita dalle loro caratteristiche, fra cui destinazione d’uso e quote d’estimo stabilite dai Comuni dove gli immobili si trovano dipendentemente dalla zona di riferimento.

Esistono sei categorie, identificate da lettere: dalla A alla C ci sono gli immobili a destinazione ordinaria. Dalla D alla F ci sono gli immobili a destinazione speciale o particolare.

Lei sei categorie sono a loro volta divise in sottocategorie.

 

Immobili di categoria A

Sono quelli a uso residenziale:

  • Abitazione signorile.
  • Abitazione civile.
  • Abitazione economica.
  • Abitazione popolare.
  • Abitazione ultrapopolare.
  • Abitazione rurale.
  • Abitazione in villini.
  • Abitazione in villa.
  • Castelli, palazzi dal grande pregio storico-artistico.
  • Uffici e studi.
  • Abitazioni tipiche di un luogo.

 

Immobili di categoria B

Sono quelli a uso collettivo:

  • Collegi, orfanotrofi, ospizi, conventi, seminari e caserme.
  • Case di cura e ospedali senza scopo di lucro.
  • Prigioni e riformatori.
  • Uffici pubblici.
  • Scuole e laboratori scientifici.
  • Biblioteche, pinacoteche, musei, gallerie e accademie che non hanno sede in castelli o palazzi di pregio storico o artistico. Circoli ricreativi e culturali e attività simili non a scopo di lucro.
  • Cappelle e oratori non destinati all’esercizio pubblico del culto.
  • Magazzini sotterranei per depositi di derrate.

 

Immobili di categoria C

Sono quelli a uso commerciale:

  • Botteghe e negozi.
  • Magazzini.
  • Laboratori (non scientifici, ma per arti e mestieri).
  • Locali per sport senza scopo di lucro.
  • Stabilimenti balneari e terme senza scopo di lucro.
  • Stalle, scuderie, (auto)rimesse.
  • Tettoie aperte o chiuse.

 

Immobili di categoria D

Con questa categoria iniziano gli immobili a destinazione particolare o speciale a fine di lucro:

  • Opifici.
  • Alberghi e pensioni.
  • Teatri, cinema, sale per concerti e spettacoli.
  • Case di cura e ospedali.
  • Banche e assicurazioni.
  • Fabbricati e locali per esercizi sportivi.
  • Fabbricati costruiti o adattati per speciali esigenze di un’attività industriale e commerciale non suscettibili di destinazione diversa senza grandi trasformazioni.
  • Edifici galleggianti o sospesi, fissati al suolo, ponti privati soggetti a pedaggio.
  • Fabbricati per funzioni produttive connesse alle attività agricole.

 

Immobili di categoria E

  • Stazioni per servizi di trasporto (via terra, mare, aria).
  • Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio.
  • Costruzioni, fabbricati e recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche.
  • Fabbricati di fortificazione e loro dipendenze.
  • Fari, semafori, torri per rendere d’uso pubblico l’orologio comunale.
  • Fabbricati per l’esercizio pubblico dei culti.
  • Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri e le tombe di famiglia.

 

Immobili di categoria F

Sono le entità urbane:

  • Aree urbane.
  • Ruderi.
  • Edifici in costruzione e in corso di definizione.
  • Terrazzi e aree libere sopra edifici già esistenti.