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Bundesbank: oro all’estero

I periodi di difficoltà economica coincidono sempre con attività legate allo spostamento di capitali di alcuni stati verso altri, per cercare magari di tutelare un tesoro nazionale da una possibile speculazione legata magari alle difficoltà economiche contingenti.

Il problema non è tanto rappresentato dei movimenti che le banche di un paese fanno nei riguardi di un altro paese, il problema vero si manifesta quando queste operazioni vengono protette da una sorta di segretezza che ai più sembra sospetta.

Questo perché tanto più ci si accanisce a voler rendere blindate certe informazioni che dai palazzi del “ potere economico” non devono uscire, tanto più aumenta e si avverte la necessità di fare chiarezza su certe politiche adottate.

Il delicato momento economico, crea una sorta di attrito tra il mondo finanziario a quello politico nel quale si rompe un certo circolo virtuoso che di solito vede finanza e politica procedere sullo stesso binario.

In questo momento la politica deve fare i conti con una crisi economica senza precedenti che non mette in difficoltà solo nazioni come l’Italia, storicamente considerate a rischio per l’ammontare del debito pubblico ma tocca anche stati considerati sani.

In questo momento la stessa banca tedesca la Bundesbank da voci non ufficiali, pare che stia conducendo delle operazioni di trasferimento di proprie riserve auree verso paesi stranieri in particolar modo Inghilterra, Francia e Stati Uniti.

In realtà la notizia non è poi così nuova visto che queste operazioni pare siano state condotte subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, quello che rende tutta la vicenda non chiara è il netto rifiuto della banca stessa a ingerenze esterne.

Nello specifico dalla banca tedesca è arrivato un secco no a qualsiasi operazioni da parte di funzionari dello stato, che possa in qualche modo verificare e mappare quella che è la attuale situazione delle riserve auree.

Il fatto che la banca tedesca si sia trincerata dietro un secco no, non fa che aumentare i dubbi sulle operazioni di tipo finanziario legate all’oro che conduce all’estero. Trasferire quantitativi di oro verso altri stati, mette anche in dubbio quella che è la solidità del sistema economico tedesco.

Forse dietro il velo di prestigio, si nascondo problemi molto più grandi di quelli che potremmo immaginare.

 

A cura della redazione di WebEconomico.it

Le aziende con anni di esperienza alle spalle possono commettere degli errori fatali: ecco come evitarli

Sono numerose le aziende che hanno anni di esperienza alle spalle, aziende che sono riuscite a sopravvivere alla crisi economica e che negli anni sono riuscite a scovare un numero sempre maggiore di clienti e a vedere i propri introiti crescere in modo intenso. Dobbiamo congratularci con queste aziende, realtà di alto livello, professionali, realtà da prendere ad esempio. Sì, dobbiamo davvero congratularci, ma allo stesso tempo dobbiamo metterle in guardia contro alcuni errori che purtroppo proprio le aziende con anni di esperienza alle spalle spesso commettono, errori che potrebbero essere fatali per il loro business.

Capita infatti che le aziende che sono riuscite ad ottenere questo genere di successo si adagino un po’, passateci questa frase fatta, sugli allori. Forti del loro successo, dei clienti fedeli, delle entrate costanti, si dimenticano di prendersi cura sia dell’immagine aziendale che della promozione. E arrivano così nel giro di qualche anno a perdere alcuni dei loro clienti migliori e a vedere il proprio business in perdita.

Dimenticare di prendersi cura della propria immagine aziendale è semplice. Le aziende di successo credono infatti che ormai la loro immagine sia perfetta e che non ci sia bisogno di alcun tipo di cambiamento. Può essere una scelta eccellente questa, solo se però la propria immagine aziendale viene messa sotto le luci dei riflettori attraverso magari delle pubblicità ad hoc. Si deve parlare con i propri clienti insomma e spiegare loro che si ha intenzione di mantenere intatta quell’immagine nel tempo, di rimanere ancorati alla propria speciale visione del mondo. Si riesce in questo modo anche a parlare con nuovi clienti, a spiegare loro la propria filosofia e a portarli così dalla propria parte. Attenzione però, tutto questo funziona solo per alcune tipologie di aziende. Al primo segnale di cedimento, al primo segnale di perdita economica, l’azienda deve subito pensare a come rinnovare la propria immagine. Aziende, dovete allora necessariamente avere a vostra disposizione una figura professionale che conduca per voi delle ricerche mirate sulla tipologia di clienti a cui state facendo riferimento. Se quella tipologia di cliente cambia dovete cercare di seguire i suoi stessi cambiamenti.

Dimenticare di prendersi cura della promozione aziendale è altrettanto semplice. Le aziende felici del proprio business decidono di non sfruttare più tutti i canali per la promozione aziendale, in questo modo credono di risparmiare e di riuscire comunque a mantenere intatte le proprie entrate visto che ormai i propri clienti sono fedeli da anni. Non è così, anche i clienti che sono fedeli da anni restano tali proprio grazie alla promozione aziendale, proprio perché continuano a vedere il nome dell’azienda in circolazione. Dato che il mercato è molto concorrenziale potrebbero dimenticarsi di voi velocemente se al vostro posto vedranno altre aziende su volantini, brochure, social network e siti internet.

Come potete vedere non abbiamo parlato solo di strumenti di promozione online, bensì anche di volantini e brochure, produzione di magliette con il brand aziendale ma anche di stampa fotolibri per illustrare al meglio i propri prodotti o servizi. Le aziende devono infatti tenere sempre bene in mente che la promozione cartacea è ancora oggi, e probabilmente sarà per sempre, uno strumento dal potere davvero immenso, capace di arrivare dritto al cuore del proprio target di clientela di riferimento. Provare per credere, con questi strumenti è impossibile vedere il proprio business in perdita. Ovviamente però questi strumenti hanno un costo più elevato rispetto alla promozione online, proprio per questo motivo consigliamo di scegliere le tipografie che lavorano solo sul web come Fotolibro Cewe. In pochi semplici click creerete e personalizzerete i vostri strumenti di promozione, li riceverete poi comodamente a casa vostra.

Lo sviluppo della medicina nel XIX secolo

L’attività economica crebbe rapidamente nel corso del 18° secolo. Era l’inizio della rivoluzione industriale che coinvolgeva l’Europa occidentale e l’ America.
Anche il 19° secolo vide il binomio industria e sviluppo andare a braccetto sostenendo un ritmo che, oggi, non possiamo neanche immaginare. Era quello, inoltre un periodo di intensa ricerca che diede luogo a scoperte scientifiche ed invenzioni.
In questo periodo anche la medicina fa progressi, tiene il passo. Si fa spazio la microbiologia, iniziata con Antonie Philips van Leeuwenhoek (1632-1723), che per primo osservò i microrganismi con un microscopio.
Nonostante gli enormi passi avanti nell’individuare e prevenire le malattie, un problema continuava a persistere: curare e guarire le malattie infettive.
Ciò è sempre più importante in quanto il 19° secolo si presenta come un momento di grande cambiamento dovuto alla crescita dell’industria che porta con sé malattie legate al lavoro, come per esempio dermatiti, infezioni polmonari ed altre manifestazioni dovute al contatto con particolari materiali o elementi.
E’ anche il momento in cui vengono introdotti basilari principi di igiene quale quello suggerito da Ignaz Semmelweis (1818-1865) che fece crollare il tasso di mortalità post-parto tra le neo-mamme, insistendo sul fatto che i medici dovessero lavarsi le mani prima di aiutare le donne a dar luce ai propri figli.
Insieme all’industria, però, crescono rapidamente anche le città. La popolazione si concentra nelle zone urbane e sorgono i primi problemi di salute sotto forma di epidemie di tifo e colera.
I paesi, come Regno Unito, Spagna, Portogallo, Francia che hanno esteso il proprio dominio su paesi stranieri hanno conosciuto anche malattie letteralmente “trasportate” dai viaggiatori. Un esempio ne è la febbre gialla.

Due cose, più di tutte, favorirono il diffondersi delle cure:

il miglioramento nelle comunicazioni, ivi incluse le poste, permise il diffondersi delle notizie che, prima, rimanevano confinate ai libri di medicina.

Lo sviluppo della democrazia ha fatto la sua parte, creando un campo di libertà in cui scienziati innovativi riuscirono ad imporre le proprie idee vincendo la resistenza dei conservatori ed anche del clero.

Esempio ne sono Charles Darwin (per quel che concerne l’evoluzione) e Gregor Johann Mendel (per la genetica).
Dal punto di vista della ricerca di una soluzione per la cura delle malattie infettive, un nome noto a tutti è quello di Louis Pasteur (1822-1895), un chimico e microbiologo francese, conosciuto come uno dei fondatori della microbiologia. Dopo aver lavorato per diversi anni come insegnante a Strasburgo e Digione, divenne professore di chimica presso l’Università di Lille nel 1854. Tutto parte da una ricerca sulla fabbricazione di bevande alcoliche. Pasteur dimostrò che dei batteri avevano causato l’inacidimento di vino e birra. Dimostrò anche che facendo bollire un liquido – per esempio il latte – era possibile rimuovere i batteri. Tale processo è conosciuto oggi con il nome di pastorizzazione (da Pasteur, appunto).
Da qui, egli lavorò allo sviluppò della penicillina, pietra miliare nella medicina moderna, per combattere i batteri che, venuti dall’ambiente, attaccavano il corpo debilitandolo.